Archive for settembre, 2009

Pensamienti mancanti

Eccovi i pensiamienti do dia che mancavano all’appello:

18-19 agosto 2009

Palme, palme e ancora palme: Rimini?

No, molto meglio: Ilheus, un giusto compromesso tra arte e sciallo, un paradiso terrestre capace di stimolare i vostri sensi e colorare la vostra cute di uno scultoreo bronzo dorato, tutto questo a soli 400 km di distanza da Mata Escura.

Avrete qui la possibilità di soggiornare nel bellissimo complesso residenziale Joao Paulo II, dove sarete coccolati da un´ottima cucina fatta in casa e sarete intrattenuti dai corsi di ballo organizzati, dagli animatori, riconoscibili grazie al loro fazzolettone giallo e verde. Saranno disponibili, cortesi e cordiali fin dalle prime ore del mattino e potrete trovarli negli asili del barrio a intrattenere i pargoli con professionalità ed esuberanza. Potrete trovarli ancora in cortile la sera, dopo le gite pomeridiane, esibirsi, con la staff brasiliana di animazione (le ragazze ospiti del centro,ndr), in tipiche danze locali e di repertorio. Qui potrete unirvi alla loro festa, che si protrarrà fino a tarda notte: ma attenti a non esagerare, perchè domani è un altro giorno e i ritmi dell’avventura riprendono più frenetici che mai!

21 agosto 2009

[salgo, scendo, risalgo e riscendo e ricomincio la giornata!]

Il clan obrigado ancora una volta è impegnato negli asili:

“Bom dia visitante come vai?

Bom dia visitante como vai?

Faremos o passive para sermos bons amigos.

Bom dia visitantes como vai?.”

Nel pomeriggio ci ritroviamo catapultati in mezzo a tanta tanta polvere, carta e spazzatura nella ricileria.

E senza neanche riprendere il fiato: FIESTA!!!

Le ragazze con poche inibizioni danzano coinvolgendoci nei ritmi brasiliani…MARACAIBO!

A questo punto cinque artisti del circo obrigado si impossessano della scena e con maestria conducono la serata [pappa para..]. Stremati dalle entusiasmanti sfide [AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA] recuperiamo energie con una succulenta cena bahiana. [BUONA NOTTE, BUONA NOTTE FRATELLINO…]

24 agosto 2009

Buonanotte!

Ci alziamo dalla penultima serata in Brasile e dopo un po’ di ginnastica con le ragazze dell’acopamec ci carichiamo per la giornata con una bella spaghettata alle vongole. La giornata si presenta intensa, iniziamo in quinta con un commovente incontro con le ragazze e le irme sul perché della nostra presenza, le quali ci hanno mostrato la loro gratitudine. Pronti via! Ci lanciamo nel primo giro tra negozi bahiani: solo un assaggio di domani. Subito dopo ci ritroviamo tra le tele di foglie di banano sorseggiando una dose super di caipirinha e coca cola. Per l’ultima volta torniamo negli asili; riposino, pranzo e ultimi sorrisi, abbracci, danze e giochi. La giornata si conclude con un giro per l’acopamec, una sostanziosa colazione con un bolo da urlo e poi tutti a letto. Un altro giorno è iniziato! Buon giorno!

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Articolo Voce Amica

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consiglio la visione in fullscreen :D.

CLAN ORIZZONTE ESTATE 2009:

Progetto internazionale Mata Escura-Mata Atlantica,

UN PONTE VERSO IL FUTURO

Dopo due anni di preparazione e autofinanziamenti, finalmente è giunto il momento: il 4 Agosto alle quattro del mattino eravamo in aereoparto entusiasti ed emozionati, pronti a vivere ventitrè intensi giorni di campo in una terra sconosciuta, a 6500 Km da casa.

Appena arrivati il Brasile ha subito invaso i nostri sensi con i suoi colori, i suoi sapori e i suoi paesaggi sudamericani. I primi tre giorni a Itapua, Salvador, ci sono serviti per ambientarci e per riprenderci dal fuso orario; lì si è formata la comunità Obrigado, composta dal nostro clan, Luca e Marta di Mede, Carolina ed Elisabetta di Milano, Marcio, e dalla pattuglia internazionale che ogni anno si occupa del progetto Mata Escura-Mata Atlantica. Tra le tante esperienze vissute abbiamo avuto la possibilità di conoscere gli scout brasiliani del Bahia 61, con i quali è stato organizzato il Super-Camp, un’avventuroso week-end immersi nella Mata Atlantica, l’ultima macchia di foresta rimasta sulla costa di Salvador. E’ stata una fantastica occasione di incontro e di scambio.

Salutate le bianche spiagge e il mare cristallino, è cominciata la nostra avventura nelle favelas della grande città di Itabuna, ex colonia del cacao, a circa 390 Km da Salvador. Il nostro servizio consisteva nel fare animazione con i bambini dei cinque asili che a rotazione abbiamo girato in piccoli gruppi. Ogni giorno rimanevamo stupiti dalla dolcezza e dall’allegria con cui ci accoglievano, e dal loro amore per la vita.

Dopo lezioni di capoeira, makulele e un’altro week-end nella mata in fazendas, siamo ritornati e Salvador per essere ospitati nel Centro Do Menor Joao Paulo II. Il terreno su cui sorge questo centro è stato donato da Papa Giovanni Paolo II nel 1991, e nel 1992 ne è iniziata la costruzione con la finalità di accogliere bambini e bambine per la realizzazione di attività manuali, artigianali e intellettuali. Qui abbiamo trascorso l’ultima settimana ancora negli asili, ma dedicando un pò più di tempo per conoscere le persone che avevamo intorno e le loro storie: Paulo, il fabbricante di carta di banano, le ragazze del centro, le irme Claudia e Raffaella, i ragazzi dell’ F.H.M (forza umanista di Mata Escura), scout non riconosciuti dall’ente internazionale WOSM.

Abbiamo esplorato i luoghi e conosciuto le condizioni in cui vivono le persone e i bambini che abbiamo incontrato: baracche di legno o mattoni per i più fortunati, pochi metri quadrati per ogni famiglia, senza bagni, senza muri, senza acqua potabile. Immagini che ti stringono il cuore e annodano lo stomaco. Eppure in tutto questo c’è speranza: ci sono persone che hanno dedicato la loro vita ad aiutare questa gente a costriursi un futuro, come le suore del centro Joao Paulo II e come Mauro, il fondatore del progetto Agata Smeralda che ha sede a Firenze.

Lasciare il Brasile è stato davvero difficile; la sua gente, i suoi colori, la sua musica e i suoi tramonti ci mancavano già prima di salire sull’arereo e salutare tutto questo.

Se anche voi volete innamorarvi di questa terra e farvi rapire dalla sua atmosfera quasi magica, sarete i benvenuti alle nostre serate di testimonianza (ancora in preparazione), con un consiglio:

Per conoscere il Brasile…

porta con te solo l’indispensabile,

metti in valigia vestiti leggeri e colorati.

Per conoscereil Brasile…

dovrai abbandonare molte idee preconcette,

ed essere pronto a lasciarti sorprendere.

Per conoscere il Brasile…

apri bene gli occhi e sveglia tutti i tuoi sensi,

lasciati cullare dalla musica,

tuffati nelle sue acque cristalline

e sdraiati su una spiaggia di sabbia bianchissima.

Per conoscere il Brasile…

esci nelle strade e fai amicizia con la gente,

comunque vada tornerai cambiato e non sarai mai più lo stesso.

Per conoscere il Brasile…

DEVI APRIRE IL TUO CUORE

E LASCIARTI CONTAGIARE DA UN’IMMENSA VOGLIA DI VIVERE!

Atè Logo

A presto

(Federica e Camilla, Clan Orizzonte)

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Verona: Agorà 2009

Agorà

Le Mille e una Notte

Ciao a tutti!

Vi vogliamo tenere aggiornati sulle nostre attività anche qui in Italia, perché adesso inizia forse la parte più importante della nostra esperienza estiva: la TESTIMONIANZA di un viaggio di servizio e scoperta attraverso culture, persone e storie diverse dalle nostre. Una testimonianza che senza l’aiuto di molti di voi, ora non sarebbe possibile. Ma passiamo ai fatti!

La comunità Obrigado ha partecipato all’Agorà 2009 di Verona, un’uscita di due giorni per i rover e le scolte che hanno preso parte ai progetti internazionali dell’AGESCI, o che hanno vissuto un campo all’estero. Un grande evento a livello nazionale che ha visto la partecipazione di più di 300 ragazzi provenienti da tutta Italia. Il tema di questo incontro è stato “Le mille e una notte”, scelta che viene così spiegata dagli incaricati Nazionali al Settore Internazionale:

“Quest’anno vorremmo concentrare maggiormente l’attenzione sui rapporti euro-mediterranei e soprattutto quelli con il mondo arabo e mussulmano”.

Per ogni progetto presentato è  stato chiesto di portare un dvd con qualche foto e il racconto della propria esperienza sottoforma di una una favola sulla falsa riga di quelle di Le mille e una notte, da condividere la sera durante il bivacco.

Durante questo fine settimana abbiamo avuto tre momenti di confronto.

Sabato pomeriggio ci siamo divisi in gruppi nei quali abbiamo condiviso le nostre esperienze di campo all’estero in giro per il Mondo (Brasile, Lima, Kenia, Sierra Leone, Romania, Serbia, Sarajevo, Costa d’Avorio e altri ancora) con gli altri ragazzi.
Poi verso sera si sono aperte tre “tavole rotonde” di dibattito rese molto interessanti dalle testimonianze di persone provenienti da altri Paesi, in particolare dall’Africa. I temi trattati sono stati:
• Immigrato, rifugiato, clandestino… cittadino del mondo
• Integrazione o discriminazione
• Contaminazione: malattia o arricchimento?

E’ seguita poi una serata all’insegna della condivisione e della diversità. Per la cena ogni comunità ha portato e condiviso i piatti tipici della propria regione, creando un festoso buffet con i cibi provenienti da tutto lo Stivale. A seguire c’è stato un fantastico concerto di un gruppo africano, I Piramide, che ci hanno travolti con il loro ritmo e la loro musica e intrattenuti fino a tardi, mentre sullo sfondo scorrevano le nostre foto e le slide delle nostre presentazioni.

La domenica mattina, sempre divisi in gruppi, abbiamo discusso per le seguenti aree tematiche:
• Religione & spiritualità,
• La persona al centro (Diritti umani, donne, infanzia),
• Cooperazione & accoglienza (incontro e scoperta della diversità),
• Responsabilità & Cittadinanza attiva (pace, legalità e giustizia),
• Ambiente, accesso alle risorse, sviluppo sostenibile
• Avventura, competenza, scouting

E’ stata un’esperienza forse troppo breve rispetto all’intensità delle emozioni che ciascuno di noi ha provato quest’estate durante il suo viaggio, ma comunque un prezioso e interessante momento di dibattito e confronto.

Se volete leggere il nostro articolo di presentazione per l’agorà scritto da giò:

C’era una volta un paese, al di là dell’Oceano, conosciuto dalla gente che abita queste terre col nome di Brasile. Tutti ne avevano sentito parlare, per la bellezza della natura, il calore del Sole, l’allegria del suo popolo… un popolo povero, ma dimenticato: di fronte alla vista di spiagge infinite su cui si affacciano lussuose residenze, un paradiso che concentra tutti i peggiori valori dell’Occidente, ognuno si ritrova col suo piccolo Brasile costruito nella testa, secondo i propri gusti e preferenze. Un bel quadretto di un mondo troppo lontano per poterlo toccare direttamente. Non tutti però erano disposti a chiudere gli occhi su una realtà simile, che poteva certamente dare qualcosa di prezioso a chi avesse fatto lo sforzo di cercarlo, anche andando dall’altra parte del mare: così, diciassette ragazzi presero la decisione di partire insieme verso il Brasile alla ricerca di un tesoro diverso dagli altri e, dopo aver faticato per un anno preparando il viaggio, finalmente un mattino d’agosto, al sorgere del sole, lasciarono la loro terra con gli occhi rivolti solo alla meta. Il brusco contatto del loro aereo con la pista per l’atterraggio, unito allo stordimento da jetlag, furono solo due dei modi con cui il corpo partecipò allo spaesamento che nasceva dal trovarsi in una realtà opposta alla propria: le aspettative dovevano adeguarsi a quel che gli occhi si trovavano davanti. La natura era rigogliosa, ma non potevano immaginare di venir sommersi dal verde di foreste ai loro occhi infinite, mentre li sfioravano serpenti e stormi di pappagalli in volo; il Sole, riflesso su terra rossa e sabbia bianca, aveva più luce; per le vie non si facevano strada solo auto e persone, ma anche suoni e odori imprevisti: completamente nuovi per olfatti e uditi che faticavano ad abituarcisi, ma poco alla volta scoprivano la bellezza della novità, del diverso, e la sorpresa che accompagnava queste scoperte.

In un’altra favola, i protagonisti avrebbero cercato in ogni modo una traccia che li portasse ad un tesoro. In questa, fu lo stesso Brasile a dare, poco alla volta, gli indizi necessari per scoprire il suo tesoro; accorgendosi delle piccole tracce lasciate qua e là, si aprirono lentamente occhi, mente e cuore su un mondo diverso dal quadretto immaginato di qua dall’Oceano. Un mondo nuovo, fatto soprattutto di persone incontrate poco per volta lungo la propria strada. All’inizio, i ragazzi erano guardati come stranieri, provenienti da un mondo dorato in cui tutto era possibile, grazie al denaro: con questa diffidenza quasi reciproca, chi li avrebbe aiutati a scoprire il tesoro? Furono i bambini a soccorrere i diciassette venuti dall’altra parte del mondo; ma non mostrarono la strada da percorrere verso quanto di prezioso andava scoperto solo indicandola con un dito: fecero molto di più, prendendo per mano ciascuno degli stranieri, rassicurandoli con sorrisi riflessi anche nei loro occhi, accogliendoli tra loro con danze e giochi, facendo capire come si potesse comunicare molto meglio con un semplice abbraccio piuttosto che con stentate frasi nella lingua dell’altro. Un cammino difficile, attraverso la povertà estrema delle favelas, la sofferenza che ogni persona si trascina con la propria storia, la difficoltà di doversi confrontare con una realtà completamente diversa dalla propria. Un cammino, allo stesso tempo, bellissimo, con la gioia di chi, nonostante i problemi, sceglie di andare ancora avanti sorridendo, e la tenacia di coloro che scelgono di dedicarsi completamente all’aiuto dell’altro. Un cammino che, un passo alla volta, apra la strada verso un altro mondo: un mondo migliore, dove la disuguaglianza lasci il posto alla solidarietà, l’egoismo all’altruismo e ognuno possa essere davvero protagonista, senza essere schiacciato dagli interessi di pochi. Il tesoro, che ogni ragazzo trovava dentro di sé alla fine del viaggio, era la consapevolezza che un mondo diverso può esserci davvero, con ognuno attivo nel fare la propria parte.

E tutto questo…c’era una volta, ma vogliamo che sia ancora

Scusateci per la lunghezza dell’articolo ma volevo evitare di spezzarlo in 2 parti :).

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Le nostre apparizioni sulla tv brasiliana

A seguire trovate i video che ci hanno visto protagonisti assoluti della tv brasiliana!

Meu Brasil

Nella mata

Che belli siamo? Buchiamo lo schermo!

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